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Petali di Cuore

Petali di cuore si schiudono al tocco delicato della rugiada di un nuovo mattino. Testimoni inconsapevoli di una tempesta che, come un contadino esperto che scruta l'orizzonte, ho atteso e visto avvicinare. A testa alta e con la schiena dritta ho sfidato prima il vento sferzante e poi l'acqua pungente, difendendo con il mio solo corpo il nido della mia anima inesperta. Sprofondare nell'abisso è un vezzo dell'anima figlia di una notte gelida e truce e ancora in lotta con emozioni e pensieri. Ma appena il sole sorge, l'anima riemerge e  i petali del cuore possono finalmente aprirsi a un nuovo giorno.   

RIPRENDERE A SCRIVERE

  Ieri pomeriggio ho letto questa frase tratta da Le Fatiche di Ercole di Alice Bailey: "Qualunque emulo di Ercole può riscontrare facilmente di possedere queste devastanti giumente osservando attentamente, per un intero giorno, i suoi pensieri e le parole che pronuncia, anch’esse prodotte sempre dal pensiero". Fa riferimento alla prima fatica di Ercole che deve affrontare le giumente e imbrigliarle. Uscendo dal mito Ercole/ l'anima incarnata deve imbrigliare i pensieri che la sua mente produce in maniera continua così da imparare il giusto uso della mente ed continuare la sua evoluzione spirituale. Quindi, ispirata da cotanta saggezza e dal mio personale percorso spirituale, sono andata a cercare una vecchia agendina per iniziare ad annotare ogni mio pensiero. Pensando che fosse vuota, invece l'ho ritrovata piena di parole e pensieri scritti a matita con un grafia nervosa e a volte poco leggibile. Non riportano alcuna data ma appena le ho rilette mi sono catapultata

MAI

Conservo foto, messaggi e sentimenti. Ci sono tante parole, forse troppe. C'è tutto, c'è niente, c'è un mai. Ci sono le nostre anime dubbiose, spaventate. C'è un amore inespresso e mai realizzato. Ci siamo io e te, un noi mai vissuto. Resteremo sospesi in eterno tra quelle foto, quelle parole e quei sentimenti che non abbiamo mai fatto sbocciare sulle nostre labbra, sui nostri corpi, nelle nostre anime.

INTUIZIONE N°1

   L'universo ha i suoi modi per darti le risposte che cerchi. Questa mattina ha scelto questa piccola foglia. Ho alzato la tapparella e l'ho trovata lì ad aspettarmi. Chissà come sarà arrivata proprio sul mio davanzale. Sarà stata lasciata lì dalla pioggia e dal vento di ieri o dal solito piccione curioso che ogni tanto mi osserva dal vetro? Vedete io penso troppo, devo sempre trovare l'origine di quello che mi accade. L'ho fatto per tanto tempo, precludendomi di vivere la vita nella sua semplice imprevedibilità. E per aggiungere un’aggravante al delitto perfetto ho pure confuso questa faticosa ricerca di risposte con la mia estrema sensibilità. Penso e sento troppo e nel frattempo mi manca il coraggio di vivere. Lo ammetto, in questi giorni ho vissuto un'altra delle mie crisi. Sono caduta di nuovo nel pensiero ossessivo del non sono capace, non ce la farò. Un pensiero così radicato nel mio modo di essere che ne ho fatto un paradigma di vita e di comportamento. Per

Un angelo caduto

Un angelo caduto dal cielo, smemorato vago in questo mondo. Cerco amore ma trovo silenzio, freddo ed indifferente, affetta come un bisturi il mio cuore triste e solitario. Perché non scrivi sulla lapide della mia anima ormai morta la parola definitiva? Un addio vigliacco e cattivo che finalmente mi libererà.

Adriana fa pace con sé stessa

Scelgo di sanare il taglio profondo di un ricordo dolorosamente innocuo. Scelgo di asciugare le lacrime di una bambina indifesa e senza risorse. Scelgo di ascoltare il grido disperato di un momento insensato.  Il tempo è un attimo: nulla di più.  Le tue lacrime sono perle preziose che hanno schiarito l'orizzonte.  Guardati intorno: non sei sola. Sorridi e gioca. Il tempo del dolore è lontano. Abbraccia il tuo cuore: senti, palpita d'amore e calma. La paura è solo un fantasma subdolo che oscura ricordi e sogni. Puoi ancora salvarti. Lasciala andare. Fai pace. Sigla l'armistizio incrociando i mignoli. Mostrale chi diventerà.  Mostrale che l'amore sconfiggerà la paura.  Mostrale che la solitudine è solo un sentimento provvisorio.  Abbracciala forte e lasciala vivere l'età dei giochi. Io scelgo, io accetto, io vivo ora.

Io non sono

Io non sono la mia rabbia. Io non sono le mie lacrime.   Io non sono il mio dolore.  Eppure sono arrabbiata. Piango come oggi il cielo. Soffro perché sono umana. Due parole: scusa e perdono. Le ho cancellate dal mio vocabolario.  Eppure le mie orecchie le aspettano come manna dal cielo.  Il mio silenzio è un monito rabbioso alla tua coscienza.  Io le ho pronunciate troppe volte.  Le ho rivolte a chi non le meritava. A chi mi ha dimenticato in un attimo. A chi mi ha voltato le spalle accusandomi di troppo dolore. A chi mi ha sbattuto la porta in faccia.  A chi ora non c'è.